
(Prato 1977), vive e lavora a Pistoia. Dopo essersi diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze viene invitato a esporre il proprio lavoro nel Palazzo Comunale di Prato nel 2002, all’interno dell’evento Gemine Muse. Nel 2011 è selezionato fra gli artisti ad esporre alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Accademie. Nel 2013 vince il Premio Speciale al Talent Prize, Roma. Nel 2016 è vincitore del concorso Un Giardino Nuovo per Palazzo Fabroni. Nel 2017 è vincitore del bando di concorso internazionale The Spur ETACEC 16-18. Nel 2021 è vincitore del PAC2020.
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Il Vello d'oro
Ispirazione diretta è il manto dorato di Crisomallo, l’ariete alato che Ermes donò a Nefele. Partendo da questa suggestione, l’artista immagina il vello d’oro come un elemento sacro capace di curare la “ferita” presente sul “Gran Vecchio” dell’Isola Bisentina, un leccio secolare oggetto dell’opera. Il “manto” è una lamina dorata che riproduce la texture della corteccia naturale, posizionata sopra una struttura in vetroresina plasmata in loco, a diretto contatto con l’albero, in perfetta simbiosi con questo e a sua salvaguardia.